
Alcuni studiosi del Baylor College of Medicine di Huston (Usa) hanno condotto una ricerca sulle correlazioni tra dieta e composizione del microbioma intestinale. L’osservazione ha interessato dei partecipanti tra i 50 e i 65 anni, sottoposti a colonscopia tra il 2013 e il 2017. Grazie a tecniche di sequenziamento avanzate, gli studiosi hanno analizzato il tipo e il numero di batteri presenti nelle biopsie, evidenziando che una dieta di buona qualità, ricca di frutta, verdura e cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri aggiunti e alcolici, sia spesso associata a una maggiore abbondanza di batteri benefici, con proprietà anti-infiammatorie. Al tempo stesso, a diete di scarsa qualità corrisponde un aumento di batteri patogeni come i fusobatteri. “Fattori come l’invecchiamento, la genetica o alcuni farmaci – spiega il dottor Li Jiao, tra gli autori dello studio – influenzano anche il rischio di malattia, ma non possiamo modificarli. La dieta, invece, può essere modificata e quindi fornisce una strategia per sviluppare un microbioma che promuova una vita sana”.
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